Luciano Spalletti, allenatore del Calcio Napoli, parla in conferenza stampa alla vigilia della seconda giornata di Champions League Rangers Napoli.
Il tecnico della SSC Napoli, finita la rifinitura a Glasgow degli azzurri, risponde alle domande dei giornalisti. Con lui Frank Zambo Anguissa, che evidentemente partirà titolare domani nella trasferta contro il Rangers.
Informazioni Rangers Napoli:
- Data e ora: mercoledì 14 settembre, ore 21.00
- Probabili formazioni Rangers Napoli
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Rangers Napoli: la conferenza di Spalletti
Luciano Spalletti in conferenza stampa, le dichiarazioni raccolte da napolicalciomercato.it.
Parla di partita difficile Zambo Anguissa nella conferenza stampa alla vigilia. Non pensano già più al Liverpool, quella è storia. E fa bene il centrocampista a focalizzare l’attenzione sul match di domani che potrebbe già far mettere un piede e mezzo agli ottavi di Champions League.
Cambiata la programmazione del match? Avevamo a disposizione un allenamento in più, questa è tanta roba. Avere la possibilità di capire a che punto fossimo sul piano atletico. È un grande stadio, un grande club. Farsi trovare pronti sarà fondamentale.
In questo caso ho avuto un po’ di tempo in più per capire la formazione.
Che tipo di partita ci si aspetta? Per un evento così importante ci vorrà tanta qualità, tanta tenuta. Conosco bene i nostri giocatori, sono disponibili a dare tutto in qualsiasi contesto.
Il girone è difficile, ci sono club storici di un certo livello. Queste competizioni non capita spesso di viverle.
In questo stadio è difficile non avere reazioni emotive. E la squadra di casa reagisce proprio a queste emozioni dei tifosi.
Loro faranno la loro partita, noi sappiamo che non sarà facile. Non la metteremo sul loro stesso piano, altrimenti andiamo in difficoltà. Loro sono bravissimi a metterla sulla foga, sulla velocità, sul clima dello stadio.
Spalletti su Raspadori e Simeone
Raspadori bravissimo a dare tanta qualità, ed è sempre presente nel movimento senza palla. Con lo Spezia ha corso più di alcuni centrocampisti. Ma è una cosa normale fare anche altri pensieri in attacco. Non si perde niente né con Simeone, né con Raspadori. Magari con Giovanni si attacca meglio la profondità, mentre Raspa gioca più con il centrocampo.
I tifosi che non ci sono sono la vera penalità che abbiamo. Percepiamo la loro vicinanza. Averli avuti allo stadio ci avrebbe dato una grossa mano.