Gentili lettrici e lettori di NapoliCalcioMercato, benvenuti alla diretta della conferenza di Spalletti dopo Spezia Napoli.
Tutte le dichiarazioni dell’allenatore del Calcio Napoli al termine della 21ª giornata di Serie A, conclusa per 3-0 allo stadio Picco di La Spezia.
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Conferenza Spalletti dopo Spezia Napoli
Ecco quanto dichiarato da Luciano Spalletti in conferenza stampa dopo Spezia Napoli:
“Visto l’ambiente dove si giocava era ancor più difficile fare risultato in questo modo. Le condizioni del terreno inoltre non erano ottime. Lo Spezia si è difeso con ordine, poi nel secondo tempo siamo riusciti a prenderci un po’ di tempo.
Questa partita si doveva preparare la sera prima, soprattutto per quest’orario. Se non sei pronto quando arrivi dentro allo stadio non c’è spazio per capire cose stai andando a fare.
Siamo arrivati con la mentalità giusta, la rabbia giusta.
Forse nel primo tempo andava fatta girare palla un po’ più velocemente, cercando di anticipare un po’ l’assetto difensivo dello Spezia. Al di là di questo non posso appuntare niente ai miei ragazzi.
Ma nell’intervallo ero sicuro che avremmo trovato la soluzione, bisognava solo velocizzare alcune cose. Ma le idee erano giuste.
La Spezia significa molto per me, non solo sul piano calcistico. Qui ho tanti amici e di loro penserò sempre la stessa cosa, trovandoli da avversario in Serie A”.
Spezia Napoli: Spalletti in conferenza stampa
“Quando ti chiami Napoli non puoi essere sorpreso se la squadra avversaria è organizzata. Dobbiamo essere pronti a passare sopra qualsiasi cosa, sono partite troppo importanti. Abbiamo un passato che ha dimostrato che sappiamo trovare soluzioni. Non può interessarci se gli altri ci creano problemi, anche perché lo Spezia ha giocato una grandissima partita. Tutti ci vengono a creare problemi, siamo i primi della classe. Ce lo dobbiamo aspettare.
Cinismo e concretezza sono ad un ottimo punto.
Cori contro la morte di Maradona? Non voglio riferirmi a un caso specifico. In generale bisogna smettere di fare i cori contro, ma si deve fare il tifo per la propria squadra. Non si perde tempo ad andare a offendere le altre città. È un modo di fare sbagliato del calcio italiano.”
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