Ultime calcio Napoli, oggi vi abbiamo parlato del deferimento arrivato alla SSC Napoli nella persona di Aurelio De Laurentiis. Sia il presidente del club azzurro che il medico sociale Raffaele Canonico hanno ricevuto il deferimento dalla procura della Federcalcio. Il motivo? Non aver impedito la partenza per Torino e la disputa della gara Juventus-Napoli per tre azzurri. Si tratta di Rrahmani, Lobotka e Koulibaly che come ricorderete fanno parte dell’ASL Napoli 2 Nord, che inizialmente diede indicazioni diverse dall’ASL di Napoli città.
Per questo motivo, nacque il problema su come il Napoli doveva muoversi essendo in completa emergenza. I calciatori per l’ASL Napoli 2 Nord dovevano essere in isolamento, mentre diversa era la valutazione dell’ASL di Napoli che fece partire il resto del gruppo che abita in città. Napoli deferito quindi per “aver consentito o, comunque, non aver impedito ai calciatori Lobotka, Rrahmani e Zielinski di partire da Napoli alla volta di Torino con l’aereo lo scorso 5 gennaio“. E poi chiaramente anche non aver impedito di giocare quel Juventus-Napoli dello scorso 6 gennaio di Serie A.
Deferimento Napoli cosa rischia?
Ma cosa rischia il Napoli in seguito al deferimento? Nulla in termini di punti di penalizzazione in classifica o di 3-0 a tavolino per la Juventus. Lo afferma il giornalista Mediaset, Raffaele Auriemma: “Al massimo una multa per De Laurentiis e Canonico”. C’è il precedente Lotito, multato e deferito per un caso simile con la Lazio protagonista.
A Teleclub Italia si è espresso così Raffaele Auriemma, raccontando con dovizia di particolari la vicenda, svelando anche un retroscena su una mossa di De Laurentiis:
“Andate a dormire tranquilli, molto tranquilli, voi tifosi. Il Napoli non perderà la partita a tavolino per due ragioni troppo evidenti, è assurdo pensarlo. La prima motivazione è che quella gara, col risultato di 1-1, è stata ratificata e sancita dal Giudice Sportivo. Secondo motivo è che la Juventus non ha fatto nessun ricorso per avere quella partita a tavolino. Non ci sono i presupposti per quest’ipotesi.
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In più, De Laurentiis è stato sentito circa 20 giorni fa dalla Procura federale nella sua casa di Roma, perché non volle andare lui in Procura. Chiaramente per evitare il clamore mediatico. Gli ispettori della Procura, con l’avvocato Grassani presente, ricevettero tutte le carte che evincevano che poi l’ASL aveva consentito al Napoli di far partire e giocare Rrahmani, Zielinski e Lobotka. Al termine del verbale, il Napoli chiese e scrisse l’archiviazione del caso. I fatti sono talmente evidenti, che non vi sono dubbi”.