Notizie Napoli Calcio – Oggi è il giorno di Aurelio De Laurentiis, presidente della Società Sportiva Calcio Napoli. Dopo la batosta di Empoli, la SSC Napoli ha perso il treno scudetto. Il rischio di vedersi superati anche dalla Juventus di Massimiliano Allegri è concreto e per questo motivo il numero uno del Napoli Calcio ha preso la situazione in mano. Il patron azzurro ha osservato da vicino i suoi calciatori, li ha portati a cena per analizzare il momento negativo e si è recato a casa di Dries Mertens per sciogliere il nodo rinnovo. Tutto è sotto il suo controllo. De Laurentiis a Sky Sport, in una lunga intervista ha analizzato quanto accaduto nelle ultime ore.
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Intervista De Laurentiis a Sky
Aurelio De Laurentiis, presidente del Calcio Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a ‘Sky Sport’ direttamente dall’SSC Napoli Konami Training Center. Di seguito uno stralcio del suo intervento all’emittente satellitare: “Ieri ho voluto fare un discorso distensivo e di massima fiducia al corpo allenante e al corpo medico – ha esordito -. Ho detto: ‘Signori, qui bisogna che questi giorni corriamo, tutti insieme. Alleniamo’. Perché io vedo che le squadre che affrontiamo sembrano più brillanti e preparate di noi. Questo non lo posso accettare io, perché se il Milan spende, credo di non sbagliare, 96 milioni di stipendi per i calciatori, noi ne spendiamo 136″.
Ritiro Napoli, ADL vuota il sacco
E continua: “Vogliono il ritiro? Vabbè, il ritiro. Poi ci rifletti e pensi: il ritiro appartiene ad un calcio arcaico e superato, ma che vuol dire il ritiro? Allora ho pensato di vederci di fronte ad un bel piatto e ad un bicchiere di buon vino, per chiarirci: “Che c’è ragazzi che non va?”. È quello che ho fatto ieri, mi son seduto ad ognuno dei 4 tavoli di calciatori. Mi son seduto, ci siam scambiati delle opinioni, delle idee, delle verifiche. E poi ce ne siamo andati tutti a dormire, poi domani faremo la stessa cosa”.
Poi prosegue: “Io sono voluto venire qui dopo otto mesi di silenzio – aggiunge -. Con Spalletti mi sentivo quasi ogni giorno. Un contro è sentirsi ed un conto è sentire tutti insieme. Ho sentito per un’oretta tutto lo staff di Spalletti, i medici e ad un certo punto ho detto ‘Signori, così non andiamo da nessuna parte’. Mi meraviglia che dopo Dimaro e Castel di Sangro eravamo la Ferrari più veloce del mondo”.
Sulla Champions League
“Da questa chiacchierata cordiale e rispettosa con loro io credo che sia venuta fuori una mano tesa da ambo le parti, dove ci siamo detti che da qui alla fine ci servono quattro punti in quattro partite. Da inizio anno ci siamo detti solo che la missione di quest’anno è riportare la squadra in Champions League. Scudetto? Nessuno lo ha mai chiesto o ne ha parlato. Il nostro programma è ritornare in Champions. Per noi non ha importanza se arriviamo secondi o quarti. Certo, l’appetito vien mangiando: se vinci le prime dieci…”.
Futuro Spalletti, annuncio di ADL
“Spalletti ha tre anni di contratto: due fissi più un anno di opzione da parte nostra. Io non ho mai pensato a sostituire Spalletti”.
Sul rinnovo Mertens
“Mertens? Uno che vive da fuori e vive a Palazzo Donn’Anna, dove respiri storia, vedi Capri e il Vesuvio dalla terrazza, ma dove va? Dove se ne vuole andare? A me fanno ridere! Ma poi ha chiamato suo figlio Ciro, adesso lo deve dimostrare. Io pure lui chiamo Ciro, gli ho detto: “Ciro, che vuoi fare? Vuoi restare? Ne vuoi parlare adesso o a fine campionato? Il 22 maggio ci vediamo a cena?”. Lui col sorriso che lo contraddistingue, da grande attore con i presidenti giusti, ha detto “Presidè, ce verimm”.
Addio Insigne: il rammarico del presidente
“L’addio di Lorenzo Insigne? Io ieri sera ci pensavo, mi dispiaceva andasse via. Ci siamo sorrisi, gli ho stretto le spalle con fare paterno. Rimarrà per sempre nella storia del Napoli”.
Su Raspadori e Traoré
“Il Sassuolo è una bottega cara. Il Napoli deve ricominciare a trovare i gioielli. Noi dobbiamo dire grazie alla professionalità di Benitez, che non finirò mai di ringraziare. Ci portò dei gioielli che il Napoli deve tornare a scovare”.