Gentili lettrici e lettori di NapoliCalcioMercato, benvenuti alla conferenza stampa di Spalletti alla vigilia di Napoli-Bologna. Il tecnico del Napoli Calcio presenta la 10ª giornata di Serie A nella sala stampa del centro tecnico di Castel Volturno.
Conferenza Spalletti alla vigilia di Napoli-Bologna
Queste le dichiarazioni in conferenza di Luciano Spalletti alla vigilia di Napoli-Bologna:
“Ogni partita ha delle insidie, un viaggio verso l’ignoto. La bravura è renderlo abbastanza prevedibile. Perché poi anche se può sembrare faticoso c’è da riprendere la palla e portarla in cima al campo. Nel calcio funziona che in tutte le partite devi ripartire e fare le stesse cose, per la mia squadra mi sembra abbastanza eccitante in questo momento qui. Perché mi dà l’impressione che la mia squadra sia viva, nello stare più in cima possibile.
Kim ha sempre giocato centro-destra, era preoccupato quand’è arrivato qui e gli ho chiesto di fare il centro-sinistra. Però è vero che ha fatto 2-3 errori contro l’Ajax in quel ruolo. Demme? Sta benissimo, ha recuperato in pieno e menomale che ha recuperato, perché con le cose che succedono, siamo contenti di averlo recuperato.
Si può giocare meglio di così? Sì, si può fare meglio: delle cose le abbiamo sbagliate, anche contro l’Ajax. Poi se si pensa che non si possa giocar meglio, probabilmente siamo travolti da euforia e felicità. Abbiamo ottenuto grandi risultati, fino ad oggi. Ma poi se si guarda bene, in campionato soprattutto, son tutte lì in pochi punti. Per cui, è la classifica a tenerci con i piedi per terra. E poi il fatto che ci sia sempre delle cose da migliorare, da far meglio. E da rendere disponibile alla passione dei nostri tifosi. Dove possiamo arrivare? E non si sa dove si arriva, magari colui che conosce il proprio obiettivo si sente più forte, più sereno. Per cui, il nostro obiettivo è quello di vincere le partite. Questo ci dà autostima e tranquillità, e l’essere preparati per la partita successiva in maniera corretta. Ma è da lì che bisogna passare, ora diventa difficilissimo poterlo prevedere”.
Come sostituire Rrahmani e Anguissa?
“Noi abbiamo quattro calciatori forti sulle posizioni dei due centrali difensivi: nell’ultimo caso ho scelto Juan Jesus, mentre a Cremona Ostigard. Perché lì avevano buttato la partita sull’elevazione e sulla fisicità. Ostigard di testa su palla lanciata è uno dei più forti che ho mai allenato. Contro l’Ajax ne avevano uno piccolino e volevamo giocare a campo aperto, Kudus è molto veloce e Jesus ha una velocità importante. Per cui era più adatto a coprire quella fase di gioco. Per cui, son caratteristiche anche lì. Se c’è bisogno di uno o l’altro, lo dice il tipo di partita che verrà fuori. Perché sono due calciatori affidabili, sia Juan Jesus che Leo. Centrocampo? Abbiamo bisogno di un po’ di forza, quindi Ndombele fra quelli che abbiamo è quello che più assomiglia alle caratteristiche di Anguissa”.
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Spalletti sul dubbio Osimhen-Raspadori
E sul ballottaggio in attacco, con la presenza di Osimhen, Raspadori e Simeone, Spalletti ha dichiarato:
“Gestione degli attaccanti? La gestione è abbastanza facile, perché si va in campo in undici ma le rose vengono fatte di 24-25 giocatori e tutti fanno così. Ci sono posizioni dove magari è importante avere questi cambi e la possibilità di nuove risorse. Perché se non avessimo avuto Raspadori e Simeone mancando Osimhen, sarebbe stata dura portare a casa tutte queste partita. Da qui in avanti si fa allo stesso modo, dove si valuta di volta in volta tenendo conto della forza dei calciatori. Perché poi probabilmente in questo momento qui, Zanoli non può fare il Di Lorenzo: è chiaro. Però poi ci sono altre situazioni dove c’è possibilità di ricambiare, perché c’è forza, esperienza e se ne tiene conto. Per cui, cerco di fare tutto abbastanza correttamente, senza andare a fare troppi calcoli. Ma invece guardare l’atteggiamento corretto dei calciatori, poi si sceglie. Questi tre in attacco sono una risorsa, non un problema!”.
Napoli-Bologna, conferenza Spalletti su Zielinski
“Zielo l’anno scorso ha fatto un campionato sotto livello e lui è il primo a riconoscerlo e saperlo. Però poi c’è un pubblico e c’è una qualità di osservatori del calcio che dicono tutti la stessa cosa di Zielinski: che ha capacità e mezzi per essere un calciatore top. C’era solo da aspettare che non continuasse a subire le partite, quest’anno le sta facendo le partite. Ha lavorato per migliorare e s’è messo a pedalare forte e ci è riuscito, per cui complimenti a lui”.
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