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Conferenza Spalletti alla vigilia di Napoli Sassuolo: “Voglio restare qui, la Champions era quello che volevamo! Sull’errore di Meret…”

Napoli Sassuolo, conferenza Spalletti pre gara. Tutte le dichiarazioni dell’allenatore partenopeo.

Napoli Sassuolo conferenza Spalletti – Gentili lettrici e lettori di napolicalciomercato.it, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia del match tra Napoli e Sassuolo. La gara, valida per la 35ª giornata di Serie A, si gioca sabato 20 aprile 2022 alle ore 15.00. Prima del match, il tecnico del Napoli, si ferma in sala stampa all’interno del Konami Training Center per rispondere alle domande dei giornalisti presenti.

Luciano Spalletti risponderà alle domande dei giornalisti che sicuramente tratteranno l’argomento scudetto, con il sogno dei tifosi azzurri che è ormai sfumato visti i risultati degli ultimi turni.

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Napoli Sassuolo Conferenza Spalletti

In questa sessione troverete tutte le parole dell’allenatore del Napoli.

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Ore 15.00 – Inizia la conferenza stampa di mister Luciano Spalletti.

Il tecnico risponde alle domande dei giornalisti in diretta dal centro tecnico di Castel Volturno. A brevissimo tutte le sue dichiarazioni in questa sessione.

“Quali sono le certezze del futuro prossimo? Le certezze di questa settimana sono quelle tracciate dal presidente. Spesso si racconta di lui come un caterpillar, ma ha dimostrato grande sensibilità nel voler riunire tutte le componenti del Napoli Calcio per diventare un corpo unico. Secondo me è stata la cosa giusta da fare. E’ stato presente agli allenamenti, la sua presenza dà stimoli ai calciatori. Ha avuto la sensibilità di parlare con tutti alle cene, di soffermarsi ai tavoli dei ragazzi e di rendersi conto del momento attuale. Si riparte da questo gruppo compatto, forte e unito, che vuole raggiungere l’obiettivo di inizio stagione che è la Champions League”.

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Conferenza Spalletti sul futuro a Napoli

Il mio futuro? Non abbiamo parlato di niente. Siamo tutti molto proiettati e determinati a voler fare bene in queste quattro gare visto quello che è successo ad Empoli. Il presidente ha a cuore questo, ha trasferito questo messaggio senza andare a mettere altra roba nel suo incontrarci”. E prosegue: “Se mi parlate di futuro il mio futuro è la gara di domani e la cena di stasera. Se poi mi parlate del futuro della mia professione, è quello di avere un altro anno di contratto visto che la società ha l’opzione. Io voglio rimanere a fare l’allenatore del Napoli. Ho firmato per due anni, mi sento benissimo in questo ruolo in questa città.

Sullo stato d’animo

“Come sto? Non sono contento dell’atteggiamento delle ultime gare. Non è contenta la società e non sono contenti i calciatori. Bisogna fare ‘zoom out’ e bisogna prenderci quello che ci si sente. Eravamo stati bravi a creare una chance importante e non siamo stati capaci di sfruttarla. Il dispiacere lo abbiamo tutti, però poi se si fa zoom out e si guarda nella sua completezza io ci sto benissimo dentro il nostro risultato. Siamo in lotta per la Champions, cosa che volevamo all’inizio, a quattro giornate dalla fine. Questa è una realtà dove siamo tranquilli di aver fatto bene il nostro lavoro”.

Sullo scudetto

“Perché ci siamo ingolositi? Perché la squadra in alcuni momenti aveva fatto vedere un calcio fantastico, con reazion importanti. Era il momento di tentare, di spingere sul gas e di rendere partecipativa la squadra che si potesse fare. Non ce l’abbiamo fatta, qualche punto per strada l’abbiamo perso. Bisogna rendersi conto della realtà ed accettare il risultato sul campo, non portando la delusione ad un livello tale da far oscurare che siamo in piena lotta per la Champions sin dalla prima partita. Siamo riusciti a mettere tre o quattro squadre fuori, squadre di un livello alto. Per cui diciamolo nella maniera corretta. Però la delusione di non aver partecipato fino in fondo alla lotta è una cosa che ci dispiace. Soprattutto per i nostri sportivi che ci sono stati sempre vicino e che ci hanno fatto sentire importanti.

Conferenza Spalletti su Mertens e Osimhen

“Sono due calciatori problematici per le difese avversarie. Poi è chiaro che io sono un tifoso di Mertens anche io, ma sono anche allenatore e devo pensare all’equilibrio di squadra. Dentro la gara, quando ho detto che tecnicamente, nell’analisi, qualche volta siamo stati bravi ad essere corti e ad avere i reparti equilibrati, c’è da dire che Mertens ha altre caratteristiche di un centrocampista offensivo. Non dobbiamo permettere ripartenze come quelle che abbiamo preso. Riguardo a domani possono giocare insieme, possono farlo sempre. Loro giocano bene a calcio, sarà difficile. Il risultato dipende da chi terrà la palla. Se la terremo noi allora sarà invertito il pericolo”.

Sugli spettatori di Napoli Sassuolo

“Tre o quattro mila spettatori? Non cambia il nostro rapporto col pubblico. E’ difficile non essere innamorato di Napoli e del Napoli. Anche se io non faccio vita mondana ti accorgi delle sensazioni che ti impongono. Io penso per quello che mi hanno manifestato anche dopo la sconfitta, pur essendo amareggiati, che è una reazione del tifoso dispiaciuto perché è troppo innamorato di questa squadra e di questi colori. I tifosi vogliono dargli un sostegno. Poi se lo vogliamo tradurre in un momento difficile, io mi auguro di trovarmi di fronte ad un tifoso di questo genere, ad una città che reagisce così. Vorrei avere a che fare con gente che fa così. Sono reazioni belle, anche se dispiaciute. Vogliono bene al Napoli”.

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Sull’equilibrio della squadra

“Se non c’è equilibrio e se non ci sono le distanze giuste devi aggredire subito dove l’hai persa. Se sbagli la riaggressione, essendo molti in fase offensiva… A me piace il calcio offensivo, non quello dove siamo in area ad aspettare gli avversari. Vogliamo fare la partita, poi è chiaro che ci sono dei momenti in cui bisogna difendersi dalla forza degli avversari. Se noi prendiamo ripartenze può sembrare che siamo in condizione sfavorevole rispetto agli avversari. I nostri dati non ci danno differenze rispetto a quella che dovrebbe essere la normalità”.

Su Meret

“Alex Meret sta come tutti quelli che commettono un errore. L’ho commesso anche io a chiedergli di giocare con i piedi anche quando lui vorrebbe buttarla via. E’ una questione di impostazione mentale. Se il portiere non lo è già diventerà un calciatore di movimento. Deve anche costruire. A volte questa parola non piace, diciamo che deve iniziare l’azione. Tutte le squadre lo fanno. I giovani allenatori fanno tutti così, idem all’estero. Ti vengono addosso e fanno uomo contro uomo. Se ti vengono addosso non c’è modo di iniziare bene. Cercano tutti i portieri bravi con i piedi. E’ una condizione che si allena. Nel fare questo c’è dentro il poter sbagliare qualche palla. E’ un errore come tanti. Il primo errore l’ho fatto io a sforzarlo, poi qualche suo compagno vicino si doveva far vedere. Lui doveva giocarla per forza. Poi ci sono quelli che dicono che dovevano recuperarla prima la palla… Siamo tutti coinvolti. Il calciatore ha lavorato nella maniera corretta. Domani? Può essere riscelto lui o può giocare Ospina”.

Su Demme

“Sta bene, è convocato e dentro le possibilità di essere scelto. E’ un calciatore che sa fare più cose. E’ un professionista eccezionale ed un ragazzo intelligente. Ha qualità facili da individuare, è uno rapido che sa girare la palla. Forte fisicamente, non ha timore di entrare nei contrasti. Lo fa con la stazza che ha. Non gli puoi chiedere di prendere i rinvii del portiere avversario, ma è uno che ci mette fisico. Può giocare mediano basso e centrocampista, sa adattarsi a più zone di campo. Spesso si ritrova in altre zone, è molto disponibile al sacrificio”.

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Conferenza Spalletti su Di Lorenzo

“Il suo spessore? E’ la cosa giusta. E’ uno super forte. Va in over in tutto quello che fa, va alla ricerca di cose nuove, di soluzioni nuove. Lui la soluzione la trova da solo quando gioca. E’ un leader, anche se taciturno. E’ uno che avercelo è differente che non averlo. Domani bisogna valutare bene, anche se Zanoli il suo l’ha fatto. Ha fatto vedere di essere un calciatore forte e di avere molte cose che somigliano a Di Lorenzo. Ha bisogno di esperienza in più. Di Lorenzo oggi è andato bene, però lo scegli lui. Nella delicatezza di quello che è il problema è lui che deve sentirsi tranquillo di poterci stare. Per il momento non è come prima che gli succedesse. Io son convinto di fare la cosa giusta a fare scegliere a lui”.

Sullo scudetto il prossimo anno

“Per il momento dobbiamo fare un passo per volta. Dobbiamo essere tutti orientati a stringerci attorno al nostro obiettivo. Prima era tutto, ora la qualificazione in Champions è molto di più. Dobbiamo fare quello. Nel momento che siamo stati primi era il momento di parlare di altro, ora è il momento di parlare di questo e di sapere che domani sarà una gara difficile se non abbiamo un comportamento corretto. Tutte le energie vanno buttate dentro, c’è la possibilità di essere qualificati e di poter montare sul bus che porta nel torneo più bello del mondo. E’ un traguardo che dobbiamo far vivere ai nostri tifosi”.

Prossima partita Napoli

Mancano 5 giornate da qui alla fine del campionato e la corsa scudetto contro Milan e Inter è del tutto aperta. Il sogno azzurro prosegue, vediamo quali sono le prossime partite del Napoli:

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  • Napoli – Sassuolo domenica 1 maggio 2022
  • Torino – Napoli domenica 8 maggio 2022
  • Napoli – Genoa domenica 15 maggio 2022
  • Spezia – Napoli domenica 22 maggio 2022

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