Le Interviste

Insigne a ESPN: “Ho pianto dopo l’abbraccio con Maradona, è difficile realizzare che sia andato via”

Notizie Napoli Calcio. Lorenzo Insigne, attaccante e capitano della SSC Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ad ‘ESPN Argentina‘. Il calciatore del Calcio Napoli ha ricordato Diego Armando Maradona ad un anno dalla sua scomparsa.

Intervista Insigne ESPN Argentina

Ecco quanto dichiarato: “Oggi per noi napoletani è un giorno triste. Diego ci ha dato tanto. Gli saremo grati per sempre per averci fatto sognare e vincere. Lui resterà per sempre nei nostri cuori. Ha lasciato grandi ricordi. A dimostrarlo è il grande affetto che gli ha riservato Napoli in questi giorni. Si fa ancora fatica a parlarne. Diego si è messo contro tutti e tutto per difendere i nostri colori e la nostra città. Possiamo solo dirgli grazie”.

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Il mio primo contatto con Maradona? Non l’ho mai visto giocare, ma ha dato un grande impatto a Napoli ed al Napoli. Ha rifiutato delle realtà superiori a questa, voleva portarci in alto. Ho sentito grandi storie su Diego, anche extra calcistiche. Ha aiutato tante persone che gli erano intorno”.

Tatuaggio Insigne Maradona

“Un tatuaggio per Maradona l’ho sempre voluto fare. Ne ho approfittato quando è venuto a mancare. Voglio che sia sempre con me. Per noi ha fatto tanto. Voglio portarlo sempre sulla gamba e nel cuore”.

Poi prosegue: “Di lui ho visto tante videocassette. E’ il miglior giocatore di tutti i tempo, lo dicono i fatti non lo dico io. Noi napoletani siamo orgogliosi di averlo avuto con noi. Ci ha difeso per tutta la vita. Giocare al Maradona è una emozione incredibile“.

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Incontro Insigne Maradona

“Quando l’ho conosciuto è stato un momento pazzesco. L’ho visto allo stadio una volta e poi al teatro. La prima volta ci siamo fatti anche una foto abbracciandoci. E’ stato un momento indimenticabile. Tornando a casa, quando sono rientrato nel taxi, ho pianto. Quella è stata una emozione davvero fortissima. Non abbiamo avuto modo di parlare, ma quel gesto è bastato”.

Morte Maradona

“Quando ho letto della sua morte è stato uno shock per tutti e soprattutto per me. Ho letto la notizia e ho chiamato subito in società per avere conferme. Scoppia in lacrime, ci restai malissimo. E’ stato un duro colpo, uno come Diego è come uno di famiglia. Non sapremo mai la verità, fanno fatica a saperla addirittura i familiari. E questo è quello che fa ancora più male. Anche senza stadio e senza statua avrebbe continuato a fare parte di noi. In ogni angolo c’è un ricordo di Diego, una foto. Se fosse ancora vivo sarebbe tutto più bello. Da lassù sarà orgoglioso di noi napoletani”.

E conclude: “Se Diego avesse abitato a Napoli non avrebbe potuto girare in strada. Per noi è cambiato poco, Diego è sempre stato al nostro fianco. Ha difeso ed esaltato Napoli e questo è quello che ci rende orgogliosi. Ancora oggi è difficile realizzare che sia andato via. Possiamo solo continuare a mostrare tutto il nostro affetto nei suoi confronti, così come stanno facendo i napoletani. Lo faranno di anno in anno”.

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